CDM On The Read

Domenica 12 Ottobre

Ed ecco che di nuovo è  ricominciato  “CDM On The Read”, ovvero le domeniche  di letture, chiacchiere, tè e pasticcini che si tiene ogni mese nella sede del CDM. Domenica 12 Ottobre, nonostante qualcuna (come la sottoscritta) sia arrivata con grande ritardo, mentre le puntuali coscienziosamente avevano già depositato torte e dolcetti fatti in casa, l’incontro è iniziato ed esattamente con Ginetta, la quale ha voluto raccontarci di un libro ambientato in una terra che qualche anno fa lei stessa ha visitato, la Palestina. Il libro di Susan Abulhawa  si intitola “Ogni mattina a Jenin” ed è la storia di quattro generazioni di Palestinesi che dal 1948, anno della fondazione dello Stato di Israele, hanno dovuto lasciare la casa degli antenati per andare a vivere nel campo profughi di Jenin. Katia ci ha proposto, invece, un libro che ha afferrato al volo prima che l’ascensore di casa sua la rapisse vorticosamente come una passaporta (omaggio alle gentili lettrici di Harry Potter) per portarla dritta dritta al divano del CDM, quello sotto alla strisciona storica, il libro di Ursula K. LeGuin si intitola  “I reietti dell’altro pianeta” altrimenti conosciuto come  “quelli di Annares”. Nonostante la fantascienza non sia il mio genere preferito e la renitenza di Katia a leggerci qualche brano, infatti siamo riuscite a convincerla solo dopo un tè e una fetta di torta, il libro mi ha incuriosita, perché Katia ce lo ha descritto come un libro pacifista, sì, perché, tra i due pianeti gemelli Urras e Anarres, come tra Usa e Urss durante la Guerra Fredda  (il libro è stato pubblicato nel 1974) vi è una barriera ideologica che verrà vista come assurda solo dallo scienziato Shevek il quale dedicherà la propria vita al superamento delle divisioni.

Animula vagula blandula hospes comesque corporis…”, così inizia la prima delle 6 parti in cui è diviso “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenair introdottoci da Tiziana. In questo libro, l’autrice immagina che il vecchio e malato imperatore Adriano invii una lettera a colui che sarebbe diventato il suo successore, l’imperatore Marco Aurelio. In questa lunga lettera densa di ricordi e di riflessioni, l’anziano imperatore si trova a parlare dei suoi successi militari, del suo amore per la filosofia, la  poesia e per il suo giovane amante Antinoo. L’autrice nel suo post-scriptum all’opera afferma di aver voluto trattare di un’epoca di passaggio in cui non si credeva più agli Dei, ma il cristianesimo non si era ancora affermato. Tiziana, che ce lo ha proposto, ci ha parlato di ciò che la lega affettivamente a questo libro, e cioè il consiglio di leggerlo, in età adolescenziale, datole da una persona che le voleva bene e mi sono resa conto che per molte, me compresa, “Memorie di Adriano”  è più che un semplice libro.

Laura, invece ha lasciato a casa il suo libro preferito, ma ci ha dato il titolo di quello del nostro prossimo incontro “Handicappato e Carogna” di David Anzalone, speriamo che mantenga la promessa.

A Rosaria dobbiamo la lettura della più ”dolce” tra le “101 Storie Zen” “In un sutra, Buddha raccontò una parabola: Un uomo che camminava per un campo si imbatté in una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto a un precipizio, si afferrò alla radice di una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l’orlo. La tigre lo fiutava dall’alto. Tremando, l’uomo guardò giù, dove, in fondo all’abisso, un’altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L’uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Afferrandosi alla vite con una mano sola, con l’altra spiccò la fragola. Com’era dolce!”

(“101 Storie Zen” traduzione di Adriana Motti, Piccola Biblioteca Adelphi, Adelphi, 1973).

A questo punto le riflessioni sulle diverse culture ci hanno affascinate e ci hanno condotte ad ampie ed approfondite riflessioni sulla mentalità occidentale, sulle religioni, sugli estremismi che ciascuna di esse porta in sé sentendosi depositaria della “Verità” e ovviamente sul legame che spesso esiste tra religione e politica, da lì al conflitto Israelo-palestinese e a molto altro ancora il passo è stato breve, così, dopo tanto impegno abbiamo scoperto di essere affamate e perciò ci siamo rifocillate per benino. Così rinforzate, ci siamo lasciate coinvolgere dai quesiti di Gisella, sì, perché lei portandoci “Candido” di Voltaire e leggendoci le ultime frasi del libro ci ha chiesto, una per una come le interpretavamo. Era la prima volta che qualcuno mi interpellava su un argomento tanto importante come l’esortazione di Candido a “coltivare il proprio giardino”, forse è per questo che mi piace “CDM On The Read”, perché accadono delle cose che non ti aspettavi prima e perché tutte quelle che sono lì si sentono coinvolte nella stessa ricerca. Per essere con noi quel pomeriggio Giulia si è fatta 60 chilometri e poco prima di andare a prendere il treno per Lecco ha voluto regalarci le sue impressioni su “Sly” di Banana Yoshimoto e ci ha letto un brano in cui si parla dell’amicizia, dell’importanza della presenza, anche silenziosa, a volte, delle amiche che ci stanno vicine, anche solo nel fare con noi una passeggiata, e poi siamo arrivate, un’idea dopo l’altra, un’associazione dopo l’altra ai viaggi di Valeria e Tiziana. Purtroppo dopo poco Giulia se ne è dovuta andare ed io, ultima,  ho introdotto un “giovane” libro uscito da poco,  “Le strade del mare” di Rosi Polimeni.  E’ un racconto introdotto dalle parole di tre donne che definendo la realtà attraverso il loro mondo interiore sembrano parlare di tre mondi paralleli che talvolta si intrecciano e a volte si separano. Sono tre generazioni di donne (madre, figlia, nipote) che vivono tra l’Italia e il Brasile e plasmano ciascuna i destini dell’altra. Non è soltanto questo intreccio di voci a rendere non banale l’andamento narrativo, ma anche il plurilinguismo, infatti anche nella forma l’italiano parlato dalla nonna non è uguale a quello della figlia o della nipote e viceversa, il discorso indiretto libero come il monologo interiore in questo secolo sono ormai giunti a maturità e il libro di Rosi ne è un bell’esempio.

Altre storie ed altri libri ci attendono nei prossimi incontri.

Ah, dimenticavo! Valeria sta cercando casa in affitto e, casualmente sta leggendo “Cerco casa non un cesso”, che “CDM On The Read” le porti fortuna!

Antonella

I libri del 12 ottobre 2014

“Ogni mattina a Jenin” – Susan Abulhawa; Feltrinelli Editore, 2011

“I reietti dell’altro pianeta” – Ursula K. LeGuin; Mondadori Editore, prima edizione 1974

“Memorie di Adriano” – Marguerite Yourcenair; Einaudi Editore, 2002

“Handicappato e Carogna” – David Anzalone; Mondadori Editore, 2008

“101 Storie Zen” – A cura di Nyogen Senzaki, Paul Reps; Adelphi Editore, 1973

“Candido” – Voltaire

“Sly” – Banana Yoshimoto, Feltrinelli Editore, 2000

“Le strade del mare” – Rosi Polimeni, Memori Editore, 2014

“Cerco casa non un cesso” – AA.VV., 80144 Edizioni, 2012