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CDM –> Rinnovo cariche sociali 2016

Nel corso dell’Assemblea del 21.04.2016
sono state elette le seguenti Socie:

 

Collegio delle Garanti:
Federica Lucchi, Satia Marchese Daelli, Claudia Torresani.

 

Consiglio Direttivo:
Caterina Acquafredda, Mia Brighi, Daniela Ghizzoni, Claudia Loiacono, Franca Lunanova, Susanna Menada, Valeria Muscolino, Anna Sarcletti, Germana Tomatis.

 

All’interno del Consiglio Direttivo sono state, inoltre, elette:
Presidente: Caterina Acquafredda
Tesoriera: Daniela Ghizzoni
Collegio delle Revisore dei conti: Mia Brighi, Franca Lunanova, Germana Tomatis.

 

VENTI PER VENTI – Il CDM chiude se non trova venti persone disposte a donare venti euro al mese per un anno intero. C’è tempo fino al 21 aprile 2016.

In queste settimane, via via che riusciamo a spiegare a tutte che sì, veramente, il CDM forse chiude, sentiamo crescere il dispiacere di tante: ma come, chiudete? No, non stiamo solo pensando di cambiare sede, ma proprio di chiudere.
Si può fare qualcosa?
La risposta è SI’.

Prima di tutto possiamo ricordare che il CDM è la più antica associazione lesbica a Milano, nata nel 1983, con una sede (bellissima) in Corso Garibaldi 91 – concessa dal Comune di Milano con un affitto agevolato. E che, in questi trentatré anni, il CDM ha fatto molte cose: dalla politica “dura” negli anni delle interminabili riunioni alle castagnate fuori porta, dalla partecipazione ai Pride alle mille e una cena; ha presentato libri, fatto teatro, promosso laboratori di scrittura, danza, concerti. Il CDM ha fatto nascere e ospitato mille gruppi, formali e informali e anche l’idea di un festival – che si sarebbe poi chiamato Lesbiche Fuorisalone – è nata al CDM, chiacchierando con le compagne di Visibilia e di Soggettività lesbica. Forse, più di tutto, il CDM -come tanti gruppi nati negli anni ottanta e novanta – ha il merito di averci fatto sentire parti di una stessa comunità, al di là di tutte le cose che magari ci dividono, e ci individuano. Forse è un po’ anche merito del CDM, di tutte coloro che l’hanno attraversato e che hanno dato, ognuna a suo modo, il proprio contributo, se il contesto in cui viviamo è cambiato così tanto che nemmeno ci ricordiamo più com’era attraversare la soglia di un circolo lesbico nei primi anni ottanta, e se siamo a chiederci se uno spazio così oggi serva ancora veramente. Certo, vuoto non serve: occorrerebbe riempirlo nuovamente di persone, idee e progetti, che puntino a fare un altro passo avanti.

Quanto costa tenere aperto il CDM? In un anno, 5000 euro. L’affitto costa circa 800 euro a trimestre, a cui vanno aggiunti 1000 euro all’anno di riscaldamento, e altri 1000 di luce e spese varie, dalla tassa per i rifiuti all’assicurazione, alle spese per la revisione periodica della caldaia. La vecchia sede di via Cicco Simonetta aveva una grande cucina che tante ricordano, ma nel frattempo le leggi nazionali, le normative regionali e le disposizioni municipali sono cambiate fino a vietarci quasi tutto quello che eravamo abituate a fare in quegli anni in un circolo “privato”: far da mangiare, dare da bere, fare musica eccetera eccetera: in pratica, oggi ci è concesso solo di incontrarci in quello spazio, e parlare. E’ poco o è tanto, di questi tempi? La risposta è da dare collettivamente. Così come dobbiamo collettivamente valutare che bastano venti persone che decidano di investire venti euro al mese per un anno, che si impegnino a coprire le necessità del circolo per un anno intero, venti persone così e lo spazio sarebbe salvo. In cambio avremmo tutte, ancora, un luogo -fisico e simbolico- nel cuore di Milano, dove ognuna può metterci quello che ci vuole. Ci sono venti persone a cui questo interessa, tra chi ci legge?

Il tempo è poco, il 21 aprile 2016 abbiamo quella che potrebbe essere l’assemblea in cui si decide di inviare la raccomandata al Comune per chiudere definitivamente.

Se qualcuna vuole impedire che il CDM chiuda, può farlo con 20 euro al mese, e altre 19 persone che credano nella stessa idea. Scriveteci immediatamente, telefonate, portate il vostro contributo fisicamente, perché nel frattempo abbiamo pure chiuso il conto corrente.
Se in cassa arriveranno le risorse che occorrono per un anno intero, forse non sarà un’impresa impossibile trovare le persone che servono per candidarsi alla gestione del circolo. Come si dice, ora o mai più.

SE VUOI CHE IL CDM CONTINUI A VIVERE SCRIVI A: Collettivi Donne Milanesi cdm.20×20@gmail.com

3 OTTOBRE GRAND OPENING @CDM

 

Socie adorate,
abbiamo resistito tutte col mito dell’eterna gioventù, caratteristica dei mesi caldi, ma l’estate è proprio finita. Non abbiamo più scuse, né voi né noi. Si ritorna al divertimento metropolitano. Magari non sulle spiagge, ma ci si può spogliare lo stesso. A buona intenditora… 😉

Poi c’è che chi fino all’ultimo, con gli aggeggi riflettenti d’argento infilati sotto il mento, prenderà il sole alla Darsena, ma quella è un’altra faccenda. Noi, quando si rientra, ritorniamo (in parte, tranne l’Acquafresh che continua a far la cicala) persone responsabili.

Ergo, bando alle ciance: gite al mare, alle colline, in tutti i luoghi e in tutti i laghi basta e, quindi, primi che inizi la stagione delle donne delle nevi (perché ci sono anche quelle che sciano o, ancor più sexy, montano sullo snowboard), abbiamo pensato di riaprire i battenti del nostro amato circolo.

Accadrà sabato 3 ottobre. A partire dalle ore 20:30, vi attende una bella serata con un aperitivone rinforzato (no, la parola apericena non la possiamo usare che sennò la Lucchi, purista della lingua – vietato fare pensieri poco puliti a riguardo – si adira per questi neologismi compositi), musica e tutti dei bei fatti su quello che si farà nei mesi invernali. Siete curiose vero?

L’implacabile architetto Menada ha precettato una squadra di prodi e valorose per ridare brillio ai nostri locali. E vedrete che brillare. Qualcuna si è inizialmente sottratta, ma poi han ricordato, quelle un po’ più lavative come la Torresani che ha millantato una convention aziendale (sarà punita per questo), che pure l’occhio vuole la sua parte e si son offerte volontarie dell’olio di gomito con tanto di gelato finale in corso Garibaldi. Non sarà molto queer sleccazzarsi un gelato tra lesbiche, senza manco un limone che gira, ma, come disse un volta Franca Newmoon a proposito della birra, almeno è nutriente.

Vi aspettiamo numerose e ricordatevi che il vostro circolo vi ama. Dimostriamoci amore. Amiamoci. Diffondiamo questo verbo transitivo (nel senso che poi anche col complemento oggetto del desiderio davanti, dopo un po’, diventiamo ondivaghe) che di 5 vocali ne contiene ben tre (aeo). Se verrete in tante ci faremo stare anche la i e la uuuuu!!!

Al 3 ottobre, quindi!  Baci cari a tutte dal vostro circolo del cuore (altra parole con 3 vocali su 5).